Day 1
Quick Recovery
Routine
Foot Care Routine
Notes.
Release Plantar Fascia
Put a PVC under the Foot
- Do 5 Presses + 5 toes lift x 4/5 Point
Toes Activation
- Unbalanced with the weight of the body forward
Then
- Lift only Big Toe (3×5″+5)
- Lift other toes and Big Toe push down (3×5″+5)
- Lift all Toes (3×5″+5)
Reps protocol: First 3 Reps 5″ hold, then 5 controlled and smooth reps
Squat Routine
Notes. Follow routine step by step.
General Warmup
2 Sets for Quality
- 6/8 Walking Push ups
- 30″ Scapula Pull Up Hold
- 4 Half Strict Pull Up Tempo 3-1-1-5
Walking Push ups
Scapula Pull Up Hold
Half Strict Pull Ups
Running session
MARCO
Warm Up
1 km @5’40/5’50
500 m @5’10
500 m @4’50
Then 2′ Walk and move on
10 km – Test For Time
Cool Down
1 km Over @6′
ALICE
Warm Up
1 km @5’50/6′
500 m @5’20
500 m @5′
Then 2′ Walk and move on
10 km – Test For Time
Cool Down
1 km Over @6’20
Supplement & Nutrition
Esempio:
Un primo piatto a base di carboidrati costituito da una porzione generosa di pasta, riso o cereali condita con verdure o delle salse leggere non troppo elaborate.
Un secondo piatto di carne bianca, come pollo-tacchino-coniglio o pesce magro preferibilmente arrosto o ai ferri.
Un contorno con una porzione di verdure crude o cotte, ma meglio al vapore condite.
Un panino di 50-60 grammi meglio se integrale
Stretching & Mobility
Stretching EMOM – Lower Body
Day 2
Quick Recovery
Routine
Bodyweight Routine
Notes. Follow routine step by step.
HR – Running Session
MARCO
Warm Up
1 Sets
5′ Zone 1
5′ Zone 2
Then
Workout
30′ Ramping Up Pace every 2′ till Max Effort
10′ Cool Down
ALICE
Warm Up
1 Sets
5′ Zone 1
5′ Zone 2
Then
Workout
30′ Ramping Up Pace every 2′ till Max Effort
10′ Cool Down
Supplement & Nutrition
Per i 4 tipi di integrazione di cui abbiamo parlato poche righe sopra dovremo considerare nel calcolo dell’integrazione:
Peso del runner
Condizioni climatiche durante allenamento/gara
Economia di corsa
Durata della corsa
Ritmo medio di corsa
Allenamento del runner
Alimentazione del runner
Storia del runner e problematiche evidenziate
Capite che bisogna avere una certa sensibilità, capire in che situazione ci si trova e soprattutto testare nel tempo come reagiamo ai vari sforzi e ai vari integratori, ricordandoci di non esagerare, perché non è vero che “tanto male non fa”.
I gel per la corsa
Un buon gel della corsa deve avere, a mio parere, queste caratteristiche e seguire queste regole:
Digeribile senza ritorno di gusto. Durante lo sforzo fisico è facile non stare bene di stomaco, il gel deve essere un aiuto.
Buon sapore .
Essere assunto con acqua, perché il glicogeno ha necessità di acqua per espletare la sua funzione. Quindi anche se i gel hanno ovviamente una quantità di acqua, prendeteli in corrispondenza dei ristori
Le indicazioni sono solitamente un gel ogni 10 km (anche perchè spesso è il momento in cui si incontra il ristoro), solitamente i carboidrati in una dose sono tra i 24-28 grammi. Sulle indicazioni in tanti concordano, diciamo che integrare circa 30 grammi di carboidrati l’ora è la cosa migliore, spesso si parla di 45′ per anticipare un’eventuale eccessiva consumo di glicogeno. Il mio consiglio è di calcolare la presenza dei ristori nell’intervallo che vai da 45 ai 1h15′.
Deve avere una miscela di diversi carboidrati, per ottimizzare l’assorbimento degli stessi, con diverso indice glicemico.
Utilizzo del sale nel running tra mito e realtà
Dopo un allenamento pesante, un podista non ha dubbi sul fatto di doversi reidratare.
Le strie bianche sugli indumenti dovrebbero tuttavia suggerire un anche un reintegro di sodio così come il fatto di desiderare un pacchetto di patatine e stuzzichini, in preda all’amletico dubbio se concederseli o meno.
Sappiamo tutti, infatti, che un’eccessiva quantità di sale provoca un innalzamento della pressione sanguigna. Il consumo giornaliero di sale, convenzionalmente, non dovrebbe superare i 4-5 mg die. Un runner, tuttavia, può arrivare a 6 mg die. Con una ciotola di cereali a colazione, un panino al prosciutto a pranzo e un pacchetto di crackers a metà pomeriggio apportano circa 1.600 mg di sodio prima di cena.
Sale nel running
Tuttavia, la sudorazione aumenta in maniera direttamente proporzionale alla temperatura ambientale.
L’aumento della temperatura, infatti, riduce l’efficacia dei meccanismi di termoregolazione. La sudorazione e l’acqua persa con la respirazione rimangono l’unica via in grado di permettere la dispersione di calore.
Quando il clima è caldo e ti stai allenando duramente, puoi arrivare a perdere fino a 3 g di sale in un’ora; questo può essere pericoloso (1). La perdita di sale è inoltre correlata ad altri problemi che possono interessare il podista quali i crampi e l’iponatriemia. Quest’ultima è un disturbo raro e potenzialmente fatale dovuto ad un eccesso di idratazione che induce una consensuale riduzione del sodio ematico.
Mangiare qualcosa di salato dopo la corsa aiuta il corpo a reidratarsi meglio. I runners che devono affrontare una gara della durata di 5 ore di corsa o più (ultramaratoneti e triatleti), dovrebbero introdurre sodio già a partire da metà gara.
Nello sforzo prolungato in ambiente caldo, la sudorazione può portare ad una perdita giornaliera di sale pari a 13-17 g, che eccede almeno di 8 g il consumo tipico(2).
Nel pre gara bisognerebbe assumere un moderato volume (pari a 10 ml/Kg) d una bevanda ad alto contenuto di sodio (circa 160 mmol 9 mg NaCl).
Quando i livelli di sodio calano, si riduce anche il senso della sete; questo espone alla possibilità di disidratazione.
Chi è portato a perdere molto sodio, dovrebbe assumere cibi salati prima della gara o cloruro si sodio a metà corsa.
L’ideale per tutti i corridori, comunque, è assumere cibi salati che però contengano altri principi nutritivi.
Ecco qualche esempio:
Olive nere: 6 olive contengono 200 mg di sodio. Sono un’ottima fonte di grassi “buoni”, ferro e vitamina E
Bresaola (30 g = 450 mg di sodio). La bresaola è tra i salumi più magri: ha un elevato apporto di proteine e ferro
Grana Padano (30 g =180 mg di sodio): assicura circa il 20%del fabbisogno giornaliero di calcio
Mandorle salate (30 g =180 mg di sodio): oltre a sodio e “grassi buoni apportano anche vitamina E.
Stretching & Mobility
Full Body Stretching and Deload N.2
Notes.
5 Exercises
Hip Decompression in Lunge position
- In the 3 position you can move slowly and find a tension point or simply static stretch and feel lighter the hip joint
- 6/8 Reps each position or 2’ each side, 4′ total time.
Squat Stretch
- Inhale in central position and exhale when you rotate
- 10 reps and then feel lighter the lower back, 2′ total time
Arm Stretch
- Inhale in central position and exhale when you rotate
- 10 Reps and the stretching arms, 2’ total time
Pendulum
- Dead hang with slowly movement to open the spine to the side
- 20 Reps and static stretch, 1’ total time
Stretching on the floor
- Try to position the forearm on the floor and with the respiration relax the diagonal chain, 1′ each side.
Total Time: 12 minutes
Active Recovery Day
Quick Recovery
Routine
Upper Body Mobility Routine N.2
Notes.
6 Exercises:
- Quadruped T-Spine rotation – 10 reps
- Seated Quadruped T-Spine rotation – 10 reps
- Scorpion 90° – 10 reps each side
- Shoulder flexion – 5 reps x 3 sets each side
- Shoulders Dislocates with band 10 reps (slowly)
- Shoulder extension with barbell – 10 Reps
Swim Session
Warm Up
200 m – 75 m Easy Crawl / 25 m Pull Buoy
Then
4 Sets of:
200 m – Crawl – 70% Max Effort
20″ rest b/s
3 Sets of:
100 m – Crawl – 100 m Easy / 100 m Progression 90%
30″ rest b/s
Cool Down
100m – Easy Breaststroke
Supplement & Nutrition
PRE RUN MEAL
Dicendo “mangiare prima” (o anche dopo, come vedremo) non intendiamo “mangiare molto” o un pasto completo. Intendiamo “non a stomaco vuoto”.
Si corre normalmente ad una certa distanza dai pasti, come è giusto che sia. Ma spesso lo si fa ad una tale distanza temporale che ci si ritrova a non mangiare da molto tempo e quindi a corto di energie fresche.
I principali nutrienti sono i carboidrati, le proteine e i lipidi (aka grassi). Senza entrare nello specifico, i carboidrati sono i più facilmente e velocemente assimilabili (meno energia e meno tempo per farlo)
Il cibo è la benzina del nostro corpo, come abbiamo già spiegato. La vostra macchina funziona senza benzina? No.
COME BRUCIAMO DURANTE L’ATTIVITÀ FISICA.
Semplificando: il corpo usa l’energia immediatamente disponibile: zuccheri (glucidi, quindi carboidrati). Quando la finisce inizia a bruciare i grassi che ha accumulato. Prima della corsa quindi bisogna mangiare alimenti velocemente assimilabili e pronti a fornire energia.
Inoltre la ricerca ha dimostrato che non è vero che praticando attività fisica a stomaco vuoto il corpo ricorra alle riserva di grasso: utilizza invece le proteine dei muscoli per “nutrirsi”, riducendone quindi la massa.
Volete proprio aggiungere questo stress al fatto di correre a corto di energie e quindi sotto potenziale?
Uscire a stomaco vuoto non è la condizione ideale. Ma nemmeno pieno: diciamo che bisogna uscire con qualcosa nello stomaco, rigorosamente assunto mezz’ora/un’ora prima della corsa.
COSA MANGIARE.
Non ci stancheremo mai di dire di bere: acqua, succhi di frutta, non alcolici, ovviamente. Soprattutto carboidrati o frutta. A scelta:
mezza banana con un po’ di yogurt naturale
alcuni cracker, eventualmente con un po’ di formaggio
fiocchi d’orzo (ricchi di fibre)
una fetta di pane da toast o un po’ di pane (non una baguette intera!)
una tazza di riso condito con un filo di olio
pasta con un po’ di burro
PERCHÉ MANGIARE PRIMA DI CORRERE.
Durante la corsa il vostro corpo ricorre alle riserve di energia: se ne ha di immediatamente disponibili brucerà quelle (quindi i carboidrati). Altrimenti brucerà proteine e grassi, ossia muscoli (fibre muscolari) o riserve di grasso, ma queste sono più difficilmente utilizzabili. Il vostro corpo ha bisogno di energie, subito, altrimenti potreste trovarvi a corto di benzina proprio nel momento del massimo sforzo.
Stretching & Mobility
Full Body Stretching and Deload N.2
Notes.
5 Exercises
Hip Decompression in Lunge position
- In the 3 position you can move slowly and find a tension point or simply static stretch and feel lighter the hip joint
- 6/8 Reps each position or 2’ each side, 4′ total time.
Squat Stretch
- Inhale in central position and exhale when you rotate
- 10 reps and then feel lighter the lower back, 2′ total time
Arm Stretch
- Inhale in central position and exhale when you rotate
- 10 Reps and the stretching arms, 2’ total time
Pendulum
- Dead hang with slowly movement to open the spine to the side
- 20 Reps and static stretch, 1’ total time
Stretching on the floor
- Try to position the forearm on the floor and with the respiration relax the diagonal chain, 1′ each side.
Total Time: 12 minutes
Day 3
Quick Recovery
Routine
Ankle Mobility – Part 2
Lower Body Mobility Routine N.2
Notes.
6 Exercises:
- 3 Position Cat-Cow: 10 reps
- Quadruped T-Spine Lower Rotation: 10 reps
- Hip Rotation on Box: 10 reps left, 10 reps right, 10 reps trunk flexion (each leg)
- Hip Internal Rotation : 10 reps with 3” hold knee on the ground (both legs), then with a knee on the ground extend and rotation the trunk to the opposite side 10 reps (each leg)
- Frog Stretch: 10 reps backward, 10 reps forward
- 90/90 position: 10 reps of perfect rotation
Track Run Session
MARCO
Warm Up
3 Sets
200 m @5’45
200 m @5′
200 m @4’40
200 m @4′
Then 2′ walking and move on
5 km – Test Register your score – PUSH HARD!!!
Cool Down
2 km Easy Run by feel – Over 5’40
ALICE
Warm Up
3 Sets
200 m @6′
200 m @5’40
200 m @5′
200 m @4’40
Then 2′ walking and move on
5 km – Test Register your score – PUSH HARD!!!
Cool Down
2 km Easy Run by feel – Over 6′
Supplement & Nutrition
Tocca alla Cena
Ipotizzando questa sorta di schema alimentare dove gli alimenti devono necessariamente variare al fine di ottenere una dieta equilibrata e ricchissima di ogni meraviglia che la natura è pronta a offrici ho inserito le immancabili patate. Vogliono essere uno dei tanti esempi che potrei fare. Al contrario delle leggende metropolitane le patate sono un alimento sano e non fanno ingrassare (avrei tanto voluto scriverlo font 120 glitterato lampeggiante). Certo se poi le friggi in olio scadente e le intingi in salse con schifezze è un altro discorso. Parlo di patate vere, che se fritte in olio extra vergine di oliva in modo opportuno sono proprio un’altra storia (lo so lo so. Sono anticipaticissima). Fermo restando quindi che anche fritte si possono mangiare tranquillamente -magari non tutte le settimane- le patate restano tra gli alimenti più appetitosi anche semplicemente bollite o al forno. Per non parlare delle infinite variazioni che si possono eseguire in cucina con la regina della cucina: dagli gnocchi al dolce.
Le proteine, di qualsiasi origine esse siano, vengono inserite durante la cena più che altro per comodità. A pranzo non tutti abbiamo il tempo di farci una bella fetta di pesce spada in padella seppur di una semplicità imbarazzante. Tutto sta sempre nell’equilibrare le parti. Se a pranzo, ipotesi, non si è potuta mangiare la porzione giornaliera di cereali basterà alternare e il gioco è fatto. Se l’indomani mattina poi hai previsto un allenamento vai tranquillo di carboidrati senza alcun problema che fai solo bene.
Runner e magnesio
Come detto finora, il magnesio è fondamentale per la salute e le prestazioni di un corridore. Chi pratica sport ad alta intensità espelle questo elemento attraverso il sudore. Purtroppo reintegralo è difficile perché il suo assorbimento viene inibito da altri minerali.
Gli alimenti ricchi di magnesio sono: cereali integrali non industriali, verdura a foglia verde, noci, lenticchie, sgombro. Un runner potrebbe esserne in deficit anche seguendo una dieta sana ed equilibrata, soprattutto se ci si sottopone a allenamenti intensi, in questo caso è necessario ricorrere a degli integratori.
Ogni individuo dovrebbe assumere circa 300-350 mg di magnesio al giorno, una dispersione eccessiva in caso di esercizio fisico, di dissenteria o di stress elevato deve essere subito reintegrata. Allo stesso modo un eccessivo livello può portare problemi all’apparato digestivo e all’intestino.
I sintomi da carenza di magnesio possono essere: malessere generale, stanchezza, nausea, inappetenza, debolezza muscolare, crampi addominali, tremori, mancanza di coordinazione, tachicardia, depressione, irritabilità e insonnia. Per verificare i livelli del metallo nel sangue basta sottoporsi a un prelievo.
Alimenti immancabili nella dieta
La clorofilla, ovvero la sostanza che permette alle piante di trasformare l’anidride carbonica in ossigeno e in energia, è ricca di magnesio. Per questo le verdure a foglia verde devono essere consumate nella dieta.
Vi sono anche degli altri alimenti che aiutano a fornire magnesio all’organismo:
Crusca
Semi di girasole
Semi di zucca
Sesamo
Amaranto
Anacardi
Fagioli bianchi
Legumi, piselli, fagiolo neri e lenticchie
Ceci
Avena
Bieta
Carciofi
cavolfiori
Spinaci
Prodotti di farina integrale, pasta e riso; non devono essere raffinati perché si perde la crusca e il germe che sono le parti che contengono il minerale
Noci e semi contengono anche dei grassi, quindi è meglio non esagerare
Mandorle
Pistacchi
Cacao e cioccolato fondente
Banane
Fichi
Pesche
avocado
Acqua, il livello è scritto sull’etichetta delle bottiglie.
Stretching & Mobility
Stretching EMOM – Lower Body
Stretching EMOM – Upper Body
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