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28 Marzo 2018

Intervista ad Andrea Barbotti

Con immenso piacere oggi My Cross Life, ospita uno dei miglior atleti di CrossFit del panorama Italiano attuale. Andrea Barbotti. Da tanto Andrea non rilascia un intervista. Quale migliore occasione di questa allora per parlare di presente e futuro, insieme.

Andrea è un ragazzo d’oro dal cuore grande, di grande umiltà e sempre pronto ad aiutare. Forse proprio per questo, la scelta di diventare Coach e Programmatore atletico è arrivata quasi in automatico. Le skills di cui è dotato Andrea, al di là della struttura fisica sono indiscutibili.

La padronanza della tecnica acquisita è roba che non si inventa dall’oggi al domani. Ci vogliono anni di allenamenti e dedizione, piccolissimi miglioramenti che si ottengono con la maniacalità nel ripetere all’infinito un determinato movimento fino allo sfinimento, costanza e privazione uniti alla abnegazione che metterebbero alla prova il migliore tra i migliori.

Pensiamo che Andrea abbia ancora tanto da dire e da insegnare e noi oggi siamo qua per dargli voce.

Andrea Barbotti

Redazione
Ciao Andrea e benvenuto a My Cross Life. Finalmente siamo riusciti ad incontrarci per fare due chiacchiere. Siamo felici di ritrovarti in ottima forma e sereno. Questo per noi ed i nostri lettori significa molto. Cominciamo con qualche domanda.

Prima di tutto volevamo sapere come stai? A giudicare da uno dei tuoi ultimi video sul tuo profilo, dove fai volteggiare un bilanciere durante un complex, quasi come fosse un bastoncino da majorette, sembri in forma smagliante. Gli infortuni passati sembrano un caso chiuso. Capita sempre più spesso di vederti sorridente e sereno. Insomma sei in una condizione che sembra sfiorare il Top.

Andrea
Ciao Raffaele, è un piacere per me poter rilasciare questa intervista per My Cross Life.

Sto bene, stanco ma felice perché di lavoro da fare ce n’è sempre troppo fra scheduling, feedback degli atleti, classi nel mio box, seminari e collaborazioni non ho un attimo di respiro. Nonostante questo non rinuncio mai ad allenarmi. Un po’ perché con i ragazzi a volte è necessario il gioco del bastone e carota, un po’ perché credo sia un occasione da non perdere…

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